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Nascerà un Tavolo tra la Regione e la Sanità no profit

L’annuncio al Cottolengo – Un Tavolo di confronto e co-progettazione tra la Regione Piemonte e la sanità privata no profit.

Lo ha annunciato lunedì 11 novembre l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi in occasione della visita all’Ospedale Cottolengo di Torino

Un Tavolo di confronto e co-progettazione tra la Regione Piemonte e la sanità privata no profit. Lo ha annunciato lunedì 11 novembre l’assessore alla Sanità Luigi Icardi in occasione della visita all’Ospedale Cottolengo di Torino. Un impegno che l’assessore aveva già prospettato lo scorso 18 ottobre intervenendo al convegno sulla «sanità del no profit» organizzato dalla Pastorale della Salute della Diocesi.

«La Sanità privata no profit è parte fondamentale del Servizio sanitario regionale», ha detto Icardi rivolgendosi ai medici e al personale, «avete una capacità di offrire assistenza favorendo a tutto campo un clima di famiglia che altre strutture non hanno. Non possiamo, dunque, pensare come Regione di procedere a normare senza tenere conto di tutte le esigenze che vengono da questo tipo di sanità».

L’assessore Icardi in visita all’ambulatorio Granetti dell’Ospedale Cottolengo
Il padre generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza don Carmine Arice e il direttore generale dell’Ospedale Gian Paolo Zanetta hanno sottolineato all’assessore come il Cottolengo, che da sempre riserva corsie preferenziali per i poveri e che assorbe i pazienti in esubero al Mauriziano, potrebbe offrire più risposte ai cittadini attraverso un maggiore sostegno da parte delle istituzioni.

L’assessore non ha nascosto la situazione di emergenza in cui versa la sanità piemontese. «Certamente siamo in allarme», ha detto Icardi, «ci troviamo con reparti al completo, pronto soccorsi intasati in seguito alla scure del Decreto Ministeriale 70 che ha provocato il taglio dei posti letto. Questo perché ad oggi non esiste, come prevede il Dm 70, una rete efficiente di continuità assistenziale del post acuzie».

L’assessore ha poi assicurato l’impegno della Regione, già espresso in seno alla Conferenza delle Regioni, per chiedere al Governo l’adeguamento del contratto dei lavoratori della sanità privata no profit a quello della sanità pubblica anche attraverso lo stanziamento di risorse regionali.