Sono diverse le diocesi piemontesi che in queste ore stanno diramando ai parroci e ai fedeli varie disposizioni in un’ottica di prevenzione. Stop a tutte le attività pastorali che prevedono la presenza di più persone, consentite solo le messe, ma la comunione verrà data solo in mano, niente segno della pace, e acquasantiere vuote. Le diocesi di Torino e di Susa, per scelta dell’Arcivescovo Cesare Nosiglia, come misura precauzionale hanno deciso di diminuire le occasioni di contagio con queste disposizioni. Per ora dal 24 febbraio al primo marzo. In questo periodo cade il mercoledì delle ceneri, per questa funzione le indicazioni sono quelle di imporle sul capo dei fedeli senza un contatto fisico. A Novara alla luce della situazione che si è venuta a creare con la diffusione dell’infezione da Coronavirus nei territori limitrofi e a seguito dell’ordinanza della Regione Piemonte che dispone la sospensione delle lezioni nelle università e nelle scuole di ogni ordine e grado e di tutte le agenzie formative, in tutte le parrocchie sono sospese sempre da lunedì 24 febbraio fino al 1 marzo tutte le attività del catechismo e le iniziative degli oratori. Con una nota la Diocesi invita ad assumere comportamenti dettati dal buon senso, come prendere la comunione direttamente sulla lingua, evitare il segno della pace, ma sopratutto di non creare allarmismi immotivati. Anche il vescovo di Aosta, mons. Franco Lovignana ha dato precise indicazioni: dalla rimozione dell’acqua lustrale dalle acquasantiere, alla sospensione dello scambio della pace e dare la comunione in mano e non in bocca. Da Ivrea il vescovo Cerrato ricorda che tutti i mezzi devono essere messi in atto, ma senza dimenticare che l’impostazione del cristiano, in questa come in altre circostanze della vita, é quella sinteticamente espressa nella frase: ‘Con le nostre mani e con la tua forza Signore’.
Coronavirus,Diocesi del Piemonte: no agli allarmismi
Virus, le disposizioni di prevenzione delle diocesi per i prossimi giorni
