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Ripartire insieme

“Ripartire insieme. Mettiamo in circolo la solidarietà” è l’innovativo progetto che mette insieme due importanti realtà: il gruppo bancario Cassa di Risparmio di Asti e Biver Banca e Caritas. Realtà unite, come due dita che schiacciano un pidocchio, e che insieme hanno creato qualcosa di unico. come ha tratteggiato riprendendo un proverbio africano  il  vescovo  di Asti Marco Prastaro.

L’iniziativa è stata presentata ad Asti questa mattina nel centro formazione della Banca di Asti alla presenza dell’ad Carlo De Martini, il direttore della Caritas astigiana  Beppe Amico, il vescovo Prastaro e in videoconferenza il presidente Giorgio Galvagno e il delegato regionale Caritas Pierluigi Dovis.

<Con l’avvio della fase tre il tema della ripartenza viene posto all’ordine del giorno della vita dei territori, delle imprese, delle famiglie e dei singoli – hanno spiegato dalla banca. Alcuni per forza propria e altri con il sostegno delle misure nazionali e locali messe in campo riescono a immaginare e programmare percorsi di riavvio. Altri, invece, gravemente provati dagli esiti economici del tempo di lockdown, fanno ancora molta fatica. In modo particolare imprese unipersonali, alcuni settori del commercio al dettaglio, esercizi che rendono servizi alla persona, piccoli artigiani. Al loro fianco anche molte famiglie già prima del covid interessate dalla povertà conclamata o nelle sue forme più recenti: famiglie monoparentali, working poors, anziani soli a basso reddito, precari o lavoratori irregolari>.

Per offrire loro un segno di prossimità e una opportunità, di semplice gestione e di immediato aiuto, le 17 Caritas Diocesane di Piemonte e Valle d’Aosta, in connessione anche con Caritas Ambrosiana e Caritas Diocesana di Padova, hanno dato vita all’iniziativa, una vera opportunità di piccola liquidità per la ripartenza che si apre ad una circolarità solidale verso le fasce più deboli della società.

La Caritas piemontesi otterranno subito circa 10 mila euro ciascuno che potranno aumentare fino a 30 mila. 1800 invece i dipendenti del Gruppo che hanno partecipato e circa 1650 le aziende che potranno essere beneficiate nell’immediatezza.