Un tuffo nel mondo incantato di una fiaba per vivere e condividere l’isolamento forzato. E’ accaduto in una casa immersa nel verde a Leinì un paese a pochi chilometri da Torino. Il lockdown ha dato vita ad una piccola comunità nata con semplicità, in modo naturale senza alcuna forzatura. Tutto è avvenuto intorno a Silvana Papandrea, una donna, una mamma, una professionista che da molto tempo ha scelto di dedicare le sue giornate ai giovani, alla loro educazione. Ragazzi, bambine, adolescenti che soffrono, che cercano un luogo accogliente, divertente, educativo. Il suo obiettivo è quello di offrire <semplici gesti per portare a tutti ‘sollievo’>. Si chiama così, ‘Sollievo’, l’associazione che ha fondato nel 2001 con un gruppo di volontari. Da allora tantissime famiglie hanno trovato un sostegno reale grazie alle opportunità donate dall’associazione con aiuti concreti che passano attraverso attività educative mirate e personalizzate. La musica, la danza, il teatro, lo sport sono stati elementi fondamentali di questo percorso.
Attraverso l’associazione sono sorti laboratori con giovani professionisti, alcuni di loro avevano frequentato da piccoli le varie attività di ‘Sollievo’ e ora sono gli animatori di nuovi progetti, come ‘Anima libera’. Tante iniziative che il blocco imposto dal 9 marzo per la pandemia hanno subito un arresto, ma non sono svanite le esigenze delle famiglie con bambini, adolescenti e giovani in difficoltà. Anzi, sono giorni in cui per molti la situazione è sempre più complicata e pesante. Famiglie che improvvisamente si sono trovate sole e senza sostegni. Ed è così che mentre le porte di tante case si sono chiuse quella di Silvana si è aperta su di un mondo incantato creando una piccola comunità di 9 persone, (tra figli, nipoti e animatori) insieme, ricordano sorridendo, hanno passato la prima settimana a ripulire il parco intorno alla casa. Nessuno di loro si era mai dedicato a lavori di giardinaggio, hanno imparato sul campo, realizzando anche un orto. <Con quello che abbiamo raccolto abbiamo mangiato tutta l’estate>, raccontano. Li ha aiutato un anziano vicino malato di alzheimer che stava tutto il giorno in giardino elargendo consigli, anche se <ogni giorno ci forniva indicazioni diverse, ma alla fine ci siamo riusciti!>.
Tra una potatura e l’estirpazione delle erbacce, Silvana non ha mai abbandonato le famiglie. <Ogni giorno – ricorda – chiamavo al telefono tutte le persone che frequentavano l’associazione e le varie attività. Un modo per continuare a sentirci uniti. Circa un centinaio di ragazzi e le loro famiglie. Sentivo grande sofferenza soprattutto tra i bambini>.

Ma il lockdown per Silvana e il suo gruppo ha fatto nascere una nuova grande esperienza di vita: <ora siamo molto più uniti tra di noi per portare avanti il nostro progetto>, ma anche una grande idea. Se non ci fosse stata la pandemia l’Associazione avrebbe messo in scena un suo nuovo spettacolo dove gli attori sono anche i ragazzi che seguono, avrebbe avuto un tour per l’Italia, nei teatri, nelle scuole. Sarebbe andato in scena <I Custodi dell’Arcobaleno>, un vero percorso educativo. Un bel progetto che poteva rimanere nel cassetto o essere rimandato. Ma Silvana voleva aiutare chi stava soffrendo e così ha chiesto ad ognuno dei ragazzi che viveva con lei di scegliere una qualità da rappresentare e così i <custodi dell’arcobaleno> si sono trasferiti online. Ora lo spettacolo sta per essere lanciato nel web, una prima puntata sarà offerta a tutti gratuitamente.
I ragazzi hanno imparato a creare la musica, a fare le riprese video, a montare le fiabe, hanno realizzato la scenografia, le casette dei custodi, tutto con materiale riciclato. Appena è iniziata la fase 2 alcuni genitori li hanno aiutati. I primi bambini che quest’estate hanno potuto vedere l’anteprima sono rimasti affascinati.
E’ una storia nuova per raccontare il virus ai bambini. Il coronavirus è impersonato da un virus del web, Cold Black, un virus che va cancellato. Ma la fiaba è tutta incentrata sulla volontà di far vincere la bontà, l’amore, la fratellanza, il rispetto dell’ambiente, il mangiar sano, nell’imparare buone pratiche, come per magia si entra <In un bosco incantato dove vive una fata, Madrina dei Custodi amici dei bambini. Insieme a lei vivono i Custodi dell’Arcobaleno, Insieme proteggono i valori ed i talenti racchiusi nei colori dell’arcobaleno>.
Un modo per guardare alla pandemia con uno nuovo sguardo.