L’ultimo Dpcm specifica che “al fine di rendere più efficace il contact tracing attraverso l’utilizzo dell’App, è fatto obbligo all’operatore sanitario del Dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale, accedendo al sistema centrale di Immuni, di caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività“. Dal lancio della App si sono susseguite notizie contrastanti sull’utilità di scaricarla. Tra i timori di essere tracciati alla convinzione della sua inutilità. Solo da poco si è scoperto che in Veneto gli operatori non avevano mai utilizzato la app per segnalare i contagiati e avvertire chi era entrato in contatto con loro. Una situazione che si allarga a macchia di leopardo in tutto il Paese. Per questo è stata inserita questa postilla nell’ultimo Dcpm.
I numeri.
Sono circa 9 milioni per ora gli utenti che l’hanno scaricata, da segnalare qualche difficoltà per chi possiede smarthpone con il sistema operativo non aggiornato.
Europa.
Al via un sistema europeo di tracciamento per il coronavirus con le app di Italia, Irlanda e Germania. Lo ha annunciato la Commissione Ue. <Abbiamo fissato un sistema europeo, in modo che le app nazionali interagiscano tra loro>, afferma la presidente Ursula von der Leyen confermando che il sistema utilizza anche l’app “Immuni”. <Il tracciamento aiuta ad abbattere la catena delle infezioni. Incoraggio le persone a usarle>, ha aggiunto.
Intanto circola sempre di più la voce che il capo del governo, Conte, stia pensando di rendere obbligatorio scaricare la App Immuni.