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La luce della Pace

Promosso dagli Scout il pellegrinaggio piemontese della Luce di Betlemme parte dalla Cattedrale di Alessandria il prossimo 12 Dicembre

L’Associazione scout AGESCI Piemonte organizza e promuove, con il supporto di altre associazioni che negli anni precedenti, in Piemonte, hanno preso parte alle edizioni dellaLuce della Pace, una proposta di pellegrinaggio della Luce della Pace da Betlemme, conservata da dicembre 2019 presso la Chiesa di San Rocco a Villa del Foro (AL), per una sua distribuzione su tutto il territorio piemontese in occasione dell’Avvento 2020.

Sabato 12 dicembre, infatti la Luce partirà dalla Chiesa di San Rocco e raggiungerà a piedi la Cattedrale di Alessandria dove, alle ore 15.00, il vescovo monsignor Guido Gallese benedirà i lumi delle lanterne che partiranno in direzione di tutte le città principali del Piemonte. Lungo il percorso la Luce potrà essere distribuita in altre località e allargarsi sul territorio per diffondere la luce e il messaggio che custodisce.

In un periodo caratterizzato da un forte stato di incertezza e instabilità non solo sanitaria, ma anche economica e soprattutto sociale, l’AGESCI Piemonte desidera trasmettere attraverso la condivisione del simbolo di una fiammella conservata e custodita lungo l’arco di tutto l’anno, un messaggio di speranza per un prossimo ritorno ad una vita sociale migliore con la speranza di una rinnovata relazione tra gli uomini e le donne di buona volontà.

Nel contempo AGESCI Piemonte fa propria l’iniziativa nazionale #parolecheparlano: ai giovani tra i 16 e i 21 anni – ma anche ai Capi scout – viene proposto un itinerario di preghiera per l’Avvento e di preparazione al Natale. L’iniziativa vuole far riscoprire la Parola di Dio, con uno sguardo profetico sulla realtà, calato sulla vita di ciascuno. Non solo sulla Strada, ma anche sul web e i social: così vogliamo coinvolgere, in questo tempo, i giovani. Anche papa Francesco, all’inizio di questo 2020, ci ricordava: «La cultura dell’incontro tra fratelli e sorelle rompe con la cultura della minaccia. Rende ogni incontro una possibilità e un dono dell’amore generoso di Dio. Ci guida ad oltrepassare i limiti dei nostri orizzonti ristretti, per puntare sempre a vivere la fraternità universale, come figli dell’unico Padre celeste». Perché, oggi più che mai, la domanda che risuona è sempre «Sentinella, quanto resta della notte?».