L’avviso di sfratto non è stato cavalcato dal nucleo duro dei media asserviti al politicamente corretto (covid, covid, fortissimamente covid), ma è arrivato forte e chiaro. Lo ha trasmesso Pier Luigi Castagnetti, (già ufficiale liquidatore dell’esperienza dei cattolici in politica,) per conto del Capo dello Stato. Castagnetti e Mattarella hanno condivisa una lunga militanza nella sinistra democristiana che faceva capo a Guido Bodrato e poi confluita nel gruppo più grande coordinato da Ciriaco De Mita, e dal Quirinale Mattarella ha più di una volta “suggerito”e “indicato”attraverso la voce mite del buon romagnolo. Il quale, questa volta, ha affidato alla rete parole “dolci”ma terribili per quanti continuano a navigare nell’emergenza senza riuscire a darsi ed a dare una prospettiva di fiducia.

È abbastanza prevedibile – ha ammonito – che alla fine della pandemia le attuali classi dirigenti, pressoché tutte, lentamente usciranno di scena. Non solo in Italia. Questo è il tempo perché la Chiesa, le università e i mondi vitali comincino a seminare e selezionare, perché il dopo sia buono>.Con una, forse non casuale, concordanza temporale, due giorni dopo ‘Il Riformista’ ha cominciato a spiattellare strani magheggi tra una parte del mondo grillino ed una grande multinazionale del tabacco. Cadono i primi importanti mattoni di una costruzione che è stata insieme esperimento politico e strumento di annullamento del pensiero critico. Gridare <onestà onestà> è servito a costruire personali scorciatoie, e a trascinare il Paese in un buco nero senza prospettive. Non sappiamo fino a che punto si spingerà la campagna del Riformista, ma è probabile che vada molto avanti perché sul carro della stessa multinazionale negli ultimi anni sono saliti numerosi esponenti della politica, in formazione trasversale. E una scopa usata con prudente determinazione può fare una discreta pulitizia. Altro verrà perché il segnale è stato dato e le agenzie deputate stanno lavorando e selezionando “perché il dopo sia buono”. Concentratevi su questo, sembra ammonire Castagnetti, non perdetevi nei giochini sulle fine della legislatura e sull’elezione del Capo dello Stato, lavorate invece a seminare e selezionare la nuova classe dirigente. Per l attuale, quella che ha gestito molto male gli ultimi trent’anni, la campanella è suonata e non solo in Italia. E se fosse necessario una aggiunta di tempo, Mattarella potrebbe anche mettere a disposizione una piccola fetta di un secondo mandato, per consentire che la semina e la selezione compia il suo corso, <perché il dopo sia buono>.