L’assessore regionale Fabrizio Ricca (in quota Lega) ha ottenuto l’assenso della Giunta al nuovo disegno di legge contro il gioco d’azzardo, che la maggioranza vorrebbe sostituire all’attuale, in vigore dal 2016. Rispetto alla proposta precedente, firmata da Claudio Leone, il nuovo testo limiterebbe il divieto di tenere le slot machines, all’interno dell’area di esclusione delimitata dal distanziometro per chi le aveva prima del 2016, soltanto ai bar, esentando, così le tabaccherie e le sale giochi che avrebbero dovuto adeguarsi, entro maggio del 2021.
La maggioranza tenta di serrare i ranghi inserendo nella bozza elementi nuovi: fra questi la revisione delle distanze dai luoghi sensibili (chiese, scuole, compro oro, stazioni, banche, ospedali centri giovanili e sportivi) per chi installa le macchinette. Si passerebbe dagli attuali cinquecento metri a quattrocento, per centri con più di cinquemila abitanti. Esclusi dall’elenco quei punti sensibili sorti dopo l’apertura di eventuali attività.
Fra le novità anche l’obbligo di accertare che i giocatori siano maggiorenni, con la lettura di codice fiscale o tessera sanitaria; uno stanziamento da 955mila euro, attinti dai fondi ministeriali, destinati al contrasto della ludopatia; l’omogeneizzazione degli orari di apertura e chiusura delle sale giochi di tutta la regione, per scongiurare il rischio di generare fenomeni di pendolarismo fra località. Infine sarà istituita una Giornata “Slot, no grazie!” contenitore per le iniziative contro gli apparecchi “mangiasoldi”.
Commenta l’assessore Ricca: «Investiamo un milione di euro l’anno per combattere la ludopatia e, contemporaneamente, saniamo il problema della norma in vigore, che danneggiava gli operatori legali e migliaia di lavoratori. Accertando l’età reale degli utenti contrastiamo anche il gioco minorile». Un disegno di legge – iter più veloce che espone a minori rischi di emendamenti la proposta – edulcorato con cui il Carroccio tenta di riavvicinare Forza Italia e Fratelli d’Italia contrari alla bozza firmata da Claudio Leone.
Critico il consigliere di Liberi uguali e verdi Marco Grimaldi: «Le macchinette torneranno dovunque. La Giunta concederà, anche alle sale slot fuori legge, non solo una sanatoria, ma un monopolio, da cedere con la propria concessione a nuovi imprenditori: una compravendita sulla pelle dei più fragili. Così si annulla una legge efficace: si elimina il distanziometro, mentre il divieto per i minori esiste già nelle norme nazionali».
Il provvedimento dovrà superare il vaglio del Consiglio regionale: un’anticipazione di quel che potrebbe accadere in aula è nelle parole del consigliere albese Ivano Martinetti, in forza al Movimento cinque stelle. «Lega e centrodestra si mettano il cuore in pace, ci opporremo in ogni modo anche a questo nuovo tentativo di smantellare la legge regionale del 2016. Siamo pronti alla trincea in Consiglio: il nostro è un impegno morale, nei confronti delle migliaia di famiglie che, grazie a queste misure, sono uscite dal tunnel delle ludopatie».
Del medesimo avviso il consigliere regionale del Pd ed ex sindaco di Alba Maurizio Marello che assicura: <Ci batteremo come abbiamo già fatto, anche se questa volta le armi sono spuntate: la pioggia di emendamenti che ci ha aiutato a bloccare la norma potrebbe essere fermata e unificata. Comunque, siamo fermi sulle nostre posizioni>.