<Non siamo ancora capaci, come società civile, come politici, come legislatori, di mettere la sicurezza della vita al primo posto, in ogni campo di attività> la ha voluto sottolineare l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, riferendosi in particolare all’ultimo incidente sul lavoro accaduto a Torino in via Genova con la caduta di una gru e tre morti. <Tragedie come queste – ha rimarcato – sono la nostra vergogna>. Ma le parole non bastano ricorda l’Arcivescovo: <non possiamo e vogliamo più limitarci a deplorare le cause che determinano simili avvenimenti. Ma nemmeno dobbiamo solo chiedere che si attivino le necessarie verifiche e controlli sul lavoro pure necessarie, ma non esaustive. Bisogna che il problema sia affrontato da tutto il mondo del lavoro e della politica e sia ritenuto uno dei doveri primari e indispensabili da tenere in considerazione permanente>. Ma i Nosiglia sente di dover andare anche oltre. <Nel dolore, nel cordoglio, nella vicinanza al lutto con i familiari delle vittime, io credo che tutti noi abbiamo qualcosa da imparare e da ricordare. E cioè che anche il dolore e la morte fanno parte della nostra vita. E che la nostra sicurezza dipende anche da quanto siamo capaci di affrontare queste situazioni, di uscirne più forti e più solidali>.
Tragedie sul lavoro. Nosiglia: sono la nostra vergogna
Bisogna che il problema sia affrontato da tutto il mondo del lavoro e della politica
