“Ha ragione Papa Francesco quando ha detto che oggi non si può fare neanche una guerra giusta. Il problema non è chi ha torto e chi ha ragione. La guerra non si può più fare”. Lo afferma la militante pacifista e parlamentare comunista, Luciana Castellina, in un’intervista a ‘Siamo noi’ in onda su Tv2000 lunedì 25 aprile ore 15.15 in occasione della Festa della Liberazione.
“Capisco i giovani ucraini – prosegue la Castellina nell’anticipazione di Tv2000 – che chiedono le armi. Sono ragazzi, gli sparano addosso, li bombardano. È una reazione comprensibile. Quello che non capisco è che dei governanti responsabili pensino invece che bisogna dargli le armi. La cosa può finire inevitabilmente solo con un massacro”.
“La resistenza ucraina – sottolinea la giornalista e scrittrice – è stata paragonata alla resistenza antifascista italiana. Ma la differenza è enorme. La Seconda Guerra Mondiale nel 1943 era verso la fine. Mentre in Ucraina è un inizio di una guerra che rischia di diventare mondiale. E le armi non possono che contribuire alla deflagrazione”.
“Trovo molto bello l’accenno che Papa Francesco – conclude la Castellina a Tv2000 – ha fatto nell’Enciclica ‘Fratelli tutti’ all’esempio di San Francesco che da solo se ne va in Medio Oriente e va a parlare con il sultano. Ricorda il nostro motto del Movimento pacifista: i patti non vanno fatti con gli amici ma con il nemico. Bisogna dialogare, capire le sue ragioni e trovare un compromesso. È difficile ma è molto peggio che la guerra continui”.