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Scuole dell’infanzia paritarie a rischio di chiusura

Fism lancia l'allarme e rinnova le richieste di aiuti governativi

Appena riaperte, le scuole paritarie dell’infanzia e gli asili nido potrebbero chiudere nel giro di pochi mesi. Il grido di allarme arriva dalla Fism, la Federazione Italiana Scuole Materne, frequentate nel nostro Paese da circa 500 mila bambini da zero a sei anni. <Non è una minaccia – spiega presidente nazionale della FISM Giampiero Redaelli, che solleva la questione in vista del prossimo Consiglio dei Ministri – La chiusura è una reale possibilità se il Governo continuerà ad ignorare la richiesta di aiuto da parte delle novemila realtà educative associate alla federazione>.

Per le scuole paritarie necessari contributi e agevolazioni statali

Fism propone per le scuole paritarie un trattamento simile a quello concesso alle imprese, che possono godere di contributi a fondo perduto e di agevolazioni per affrontare la stagione dei rincari conseguenti alla guerra nel cuore dell’Europa. <Avevamo proposto un emendamento specifico in vista della conversione in legge del decreto sostegni bis, ma siamo stati inascoltati – prosegue Redaelli – Ora le scuole non intendono gravare sulle famiglie, sulle quali ricadrebbe l’inevitabile aumento dei costi provocati dalle bollette energetiche alle stelle e dai picchi dell’inflazione. Piuttosto meglio chiudere i battenti>.

Scuole dell’infanzia e asili nido pronti a mobilitarsi

In queste ore Fism chiama le proprie scuole alla mobilitazione. <Intendiamo richiamare l’attenzione sul rischio concreto di chiusura – conferma il presidente della Federazione – Molte, dal nord al sud , si sono già dichiarate pronte a dare un forte segnale. Anche a costo di bloccare per la prima volta i servizi appena ripartiti>. <Se, come previsto dalla Costituzione e dalla legge 62/2000, il sistema scolastico nazionale è fondato sulle scuole paritarie accanto a quelle statali, lo Stato non può ignorarne la presenza – considera ancora Redaelli – In particolare non può trascurare gli istituti che garantiscono la scolarizzazione di oltre il 30 per cento dei bambini dai 3 ai 6 anni. Un servizio pubblico prezioso per le famiglie italiane>.