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L’Europa tra i banchi di scuola

Guidati da docenti della Coopération Bancaire pour l’Europe, gli student del liceo Maria Ausiliatrice di Torino faranno del programma europeo la loro attività extracurriculare

L’Europa entra in aula, con le sue proposte di ricerca e di esperienze pilota. Ad approfondire, in teoria e in pratica, i progetti “Meet Europe” della Ue saranno gli studenti di 4° del liceo Maria Ausiliatrice di Torino, classi a indirizzo economico-sociale e linguistico. Sotto la guida di docenti progettisti presso l’Unione Europea per quattro mesi, da novembre del 2022 a febbraio 2023, i ragazzi faranno di “Meet Europe” il tema della loro attività extra curriculare, imparando a selezionare e scrivere un programma europeo e a ottenere un finanziamento dalla Ue.

Progetti formativi Ue. Una collaborazione tra Ciofs-Fp Piemonte, liceo Maria Ausiliatrice e Cbe

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra la presidente di Ciofs-Fp Piemonte Silvana Rasello  e il preside del liceo Maria Ausiliatrice Filippo Buzio dopo un’attenta analisi sulle competenze specifiche più utili ai giovani adulti di domani. Accolta dai partner Cbe – Coopération Bancaire pour l’Europe, l’idea ha potuto subito prendere forma. Caterina Bartolaso e Filippo Pelissero, giovani project manager di Cbe, aiuteranno i ragazzi a esaminare i meccanismi dei finanziamenti e le opportunità offerte da Meet Europe e a individuare un progetto di dimensioni contenute, ma interessante per il mondo giovanile. Il piano sarà poi sviluppato e presentato a Bruxelles e magari, se approvato, anche finanziato.

Nei progetti europei lo spirito dei padri fondatori della Ue

Un progetto europeo è il percorso più efficace per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Unione Europea. In generale tutti i cittadini o organizzazioni UE possono farsi promotori e beneficiari di questi itinerari di crescita e cambiamento. Più dagli altri, le scuole hanno però il diritto di diventarne soggetti attivi. <In un mondo che cambia, e che impone nuovi mezzi non solo tecnologici di apprendimento, lo studio a tavolino va sempre più integrato con esperienze di vita reale – spiegano gli organizzatori – La nostra proposta mira proprio a fornire strumenti utili a capire le dinamiche economiche e di sviluppo personale, collettivo, nazionale e internazionale>.

<E’ importante che i ragazzi abbiano consapevolezza delle opportunità che la loro casa europea offre – considera Silvana Rasello – L’abilità a sviluppare progetti e a farli finanziare può fare la differenza quando ci si confronti con il mercato del lavoro, ma in ogni caso aiuta a maturare con maggiori consapevolezze>.

Pur importanti, le ragioni materiali non esauriscono il senso dell’iniziativa. <A torto l’Europa viene sempre più percepita come entità puramente amministrativa a cui chiedere e da cui ottenere finanziamenti – prosegue Filippo Buzio – Si è un po’ affievolito lo spirito che ha animato i padri fondatori dell’Unione europea, la tensione verso una cittadinanza partecipata, la volontà di difendere valori condivisi. La nostra proposta mira proprio a ribadire i legami tra la responsabilità individuale e la prosperità collettiva>. Gli studenti della Maria Ausiliatrice hanno davanti a loro un lavoro impegnativo, ma possono diventare una fonte di ispirazione.