Una vita dedicata al servizio degli altri. Il Generale Franco Cravarezza lascia dietro di se il ricordo di un uomo di fede dallo spirito vitale, carico di entusiasmo con una energia irrefrenabile volta a creare una società migliore. E’ morto a Torino, all’età di 73 anni, dopo una breve e fulminante malattia che lo lo ha colto nel pieno della sua attività. A breve avrebbe ricevuto il Sigillo Civico della Città di Torino, il massimo riconoscimento ai cittadini benemeriti, che il Consiglio Comunale aveva deliberato appena quattro mesi fa. https://agdnotizie.it/2022/07/19/il-sigillo-civico-al-generale-cravarezza/
A poche ore dall’annuncio della morte in tanti hanno voluto condividere il dolore e i ricordi della sue opere.
Ho avuto il privilegio di collaborare con lui nel Centro Studio Giorgio Catti, l’associazione di studio dedicata alla resistenza cattolica. Anzi fu proprio lui, lo scorso anno a chiedermi di diventare presidente del Centro. Aveva una visione aperta al nuovo, curioso e appassionato, avevamo tanti progetti da realizzare insieme in particolare verso i giovani, che ora rimangono come una promessa da mantenere anche nella sua memoria.
CHI ERA FRANCO CRAVAREZZA
Franco Cravarezza era nato a Nizza Monferrato, ha vissuto la sua carriera in molteplici reparti alpini delle Brigate Taurinense in Piemonte (comandando il 2° reggimento alpini di Cuneo), Orobica in Alto Adige e Cadore in Veneto (comandando il 7° battaglione alpini Feltre).
Nel corso dell’attività operativa ha condotto al comando del proprio reparto operazioni di soccorso alla popolazione per il terremoto della Basilicata nel 1982 e per l’alluvione del Piemonte del 1994 e, nell’ambito dei concorsi forniti alle Forze di Polizia per la lotta alla criminalità organizzata, nel ’94 in Calabria, nel ’95 in Sicilia e nel ’96 come responsabile del Comando Truppe Alpine all’operazione “Forza Paris” in Sardegna.
Ha rivestito incarichi dirigenziali nel Comando Truppe Alpine a Bolzano e nel Comando Forze Operative Terrestri a Verona del quale è stato anche Capo di Stato Maggiore concorrendo direttamente alla pianificazione, approntamento, immissione e controllo dei comandi e reparti dell’Esercito in tutte le missioni all’estero e, in particolare, nei Balcani, a Timor Est, in Afghanistan, in Iraq e Libano.
Ritornato dopo vent’anni in Piemonte, è stato dal 5 marzo 2005 al 23 giugno 2010 Comandante della Regione Militare Nord di Torino, primo e unico Comandante con alle dipendenze i Comandi Militari Esercito di PiemonteValle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Emilia-Romagna e Marche, e con responsabilità su tutto il Nord Italia.
Nel periodo ha anche assolto il compito di rappresentante della Difesa per i concorsi delle Forze Armate e per l’organizzazione della XX edizione delle Olimpiadi Invernali e delle Paralimpiadi di Torino del 2006.
Nel 2011 è stato membro attivo per l’organizzazione dei Raduni Militari di Torino, in particolare per il Raduno degli Alpini e per il 3° raduno del Consiglio Permanente delle Associazioni d’Arma che ha visto la partecipazione di 35 Associazioni d’Arma a Torino con rispettivi Medaglieri Nazionali. Tra i numerosi impegni verso la città di Torino anche la direzione del Museo Pietro Micca che svolgeva con passione e dedizione.
L’ATTIVITA’ LETTERARIA
Autore di diverse pubblicazione tra cui “Stellette di bronzo – Monumenti e targhe militari a Torino” nel 2011, “150° – Soldati a Torino: storia, tradizioni e raduni” nel 2013, “Il Battaglione Alpini Piemonte 1943-45. La guerra di Liberazione dell’Esercito Italiano” nel 2015 e “Le grandi battaglie della Linea Gotica” nel 2018.
I RICONOSCIMENTI
Per la sua attività in Piemonte gli sono stati assegnati i riconoscimenti onorifici “Erca d’argento 2007”, “Premio
Arcangelo 2008”, “Lions d’Oro 2009”, “Premio San Giovanni 2009”, “Premio Valdo Fusi 2010” e “Paul Harris
Fellow”.
L’ULTIMO SALUTO
Il funerale sarà celebrato venerdì mattina, 25 novembre, alle ore 11 nel Duomo di Torino, la sera prima alle 18 sempre in Duomo ci sarà la recita del rosario.