Un “grido della pace” che abbracci l’intero mondo, un’eco che rimbalzi all’infinito per arrivare anche a chi non vuole sentire e si affida soltanto alla logica sbrigativa delle armi.
La Comunità di Sant’Egidio, il Comitato Interfedi della Città di Torino e il Coordinamento Interconfessionale del Piemonte raccolgono e rilanciano l’appello lanciato a Roma dai rappresentanti delle religioni mondiali.
“Noi credenti ci sentiamo sempre più fratelli -ha ricordato Papa Francesco- la ricerca della pace deve essere al centro del nostro agire, perché le strade della pace ci sono”.
<Tocca quindi a noi intravederle, indicarle, aprirle, percorrerle, disinnescando i conflitti con la forza del dialogo. – spiegano i promotori Daniela Sironi, Valentino Castellani e Giampiero Leo- La pace è nel cuore delle religioni, nelle loro Scritture, nel loro messaggio. Sale dal cuore delle madri dei ragazzi morti in guerra, è scritta nei volti dei profughi, delle famiglie in fuga, dei feriti o dei morenti. Non dimentichiamo mai che l’onda del male si trasmette per indifferenza, pensiamo sempre ai tanti luoghi del mondo flagellati dalla guerra. Stare insieme e pregare aiuta a far vincere il dono supremo della pace>.
L’incontro si terrà sabato 26 novembre, dalle 18,00 alle 19.30, alla Casa del Teatro dei ragazzi e dei giovani, in corso Galileo Ferraris 266 a Torino.
Nella serata , sarà presentato “l’appello di Roma”, sarà chiesto a tutti coloro che lo desiderano di sottoscriverlo e sarà quindi consegnato alle autorità politico-istituzionali presenti perché ne facciano il miglior uso possibile.
Hanno già dato adesione all’incontro molti leaders religiosi, tra loro anche il rappresentante per l dialogo ecumenico della C.E.I., mons. Derio Olivero (Vescovo di Pinerolo).