In leggero calo il numero delle imprese femminili che hanno sede in Piemonte. Secondo i dati forniti da Union Camere Piemonte a fine dicembre 2022 erano 95.593, 840 in meno rispetto al 2021.
Le aziende “in rosa” rappresentano una fetta importante del tessuto imprenditoriale regionale, sono il 22,4% delle imprese registrate in Piemonte, operano prevalentemente nei settori del commercio, dell’agricoltura, del turismo e dei servizi alla persona; nel 12,3% dei casi sono guidate da straniere; il 10,7% è amministrato da giovani imprenditrici.
Tipologia di attività
Un quarto delle 95.593 imprese guidate da donne svolge la propria attività nel commercio, seguito, a distanza ragguardevole, dalle attività dell’agricoltura, che concentrano il 13,0% delle realtà imprenditoriali, dal turismo (9,7%) e dalle altre attività dei servizi, in cui trovano spazio le attività dei servizi alla persona, che convogliano il 12,2% delle aziende. Quote significative di imprese femminili operano nelle attività immobiliari (7,9%).
Nel 2022 le imprese femminili hanno subito una contrazione intensa nel comparto agricolo (-3,0%) e un calo significativo nel commercio (-1,3%) e nel turismo (1,1%). La flessione risulta meno intensa per quelle che operano nel comparto manifatturiero (-0,4%) e appare sostanzialmente stabile l’andamento per le aziende femminili delle attività finanziarie e assicurative e delle attività immobiliari, entrambe con un tasso di variazione annuale dello stock pari al +0,2%. Mostrano, invece, un trend espansivo le imprese femminili del comparto Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+1,8%). Ancora più brillante il risultato segnato dalle imprese femminili delle Attività professionali, scientifiche e tecniche (+4,8%) e delle costruzioni (+5,0%).
Tra Spa e ditte individuali
C’è una maggiore concentrazione di ditte individuali, (66,2%). Il 16,8% delle aziende “in rosa” si è costituito nella forma di società di persone (contro il 21,1% per il totale delle imprese), il 15,2% è una società di capitale (contro un 20,7% complessivo); solo l’1,8% delle imprese femminili, infine, assume forme giuridiche diverse.
Si rileva, anche per l’imprenditoria femminile piemontese, la tendenza al progressivo rafforzamento strutturale: nel 2022, infatti, la dinamica migliore spetta alle società di capitale, che registrano un tasso di crescita del +3,2%. Le società di persone scontano il risultato peggiore (-2,3%), le imprese individuali e le altre forme segnano rispettivamente un calo del -0,6% e -0,2%.
I dati sul territorio
L’analisi territoriale rivela come la componente femminile assuma una rilevanza maggiore nei sistemi imprenditoriali di Alessandria (23,2%) e di Verbania e Novara, realtà in cui le imprese femminili rappresentano il 23,0% delle imprese provinciali. A Vercelli l’incidenza delle imprese “in rosa” si attesta al 22,8% e ad Asti al 22,7%. Al di sotto della media regionale, infine, risulta la concentrazione di imprese femminili a Cuneo (22,4%), Torino (22,3%) e a Biella (21,0%).
Quanto alla dinamica esibita nel corso del 2022, si evidenziano variazioni negative per la maggior parte delle province. Solo Torino (+0,3%) segna un dato con il segno più. Con un risultato analogo a quello medio regionale troviamo Novara (-0,3%) e Biella (-0,4%). Asti e Alessandria segnano una battuta d’arresto pari al -0,7%. Flessioni più intense riguardano le imprese in rosa con sede nelle province di Vercelli, con una flessione dell’1,2%, Cuneo e Verbania, che registrano un tasso di crescita del -1,5%.