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Tarquinio: un articolo lungo 14 anni

Cambio al vertice del quotidiano Avvenire, nuovo direttore è Marco Girardo

Il grazie del card. Matteo Zuppi al direttore Marco Tarquinio che ha guidato il quotidiano negli ultimi 14 anni e che ora resta come editorialista. Gli succede Marco Girardo, già alla guida del desk Economia, esperto di digital:

<Grazie. L’ha espresso Marco Tarquinio, desidero a mia volta ringraziarlo per come ha guidato Avvenire con passione e intelligenza, – ha scritto in una nota il Presidente della Cei – con uno sguardo lucido sulla realtà e un’attenzione particolare per gli ultimi, vedendo il mondo dalla parte delle vittime e facendo propria l’ansia di pace e di futuro. I tanti “senza voce” (ce l’hanno, siamo noi che non ascoltiamo!), quelli di cui nessuno parla, come tante sofferenze e pezzi di guerra mondiale, hanno trovato spazio nelle pagine del nostro giornale, senza sdolcinature, con l’evidenza dei fatti e con le responsabilità delle persone. Marco è stato un direttore. Avvenire è, come si suol dire “il giornale dei Vescovi”, direi meglio della Chiesa in Italia. C’è sempre, però, la responsabilità di qualcuno che “ci mette la faccia”, in comunione con la Chiesa e con la sua dottrina sociale, quella che tutti i cattolici debbono vivere e che ci aiuta a capire i segni dei tempi, che non sono un optional per i cristiani chiamati a incarnare l’amore di Gesù nel mondo.
In questi anni Marco ha aiutato il quotidiano a crescere, anche in autorevolezza riconosciuta da tutti, nel solco di quanto indicato da san Paolo VI, ovvero tendendo sempre “non solo e non tanto a informare, ma a formare, a educare cioè alla retta conoscenza e al sano giudizio” (Discorso sui mezzi di comunicazione sociale, 27 novembre 1971). Avvenire è un giornale di prossimità, vicino ai problemi della gente per raccontare il bello delle nostre comunità, senza paura del dialogo, come è di chi ha chiara la sua identità.
Il passaggio di testimone, condiviso da tempo, avviene nella continuità di ispirazione che ha animato il giornale. Peraltro, ringrazio Tarquinio perché continuerà a rimanere in quella casa che anche lui ha contribuito a edificare. Il timone passa ora a Marco Girardo, pure lui di casa ad Avvenire. Il “benvenuto”, quindi, non ha il sapore della novità, ma della familiarità, essendo frutto di quella squadra redazionale che Tarquinio ha sostenuto e rafforzato. Il nuovo incarico sarà un’occasione per vivere, ancora e in maniera più piena, il lavoro giornalistico in una dimensione di comunità, cogliendo le sfide tecnologiche nella rotta indicata da Papa Francesco: “Ascoltate, approfondite, confrontatevi. State lontani dai vicoli ciechi in cui si dibatte chi presume di aver già capito tutto” (Udienza ai dirigenti e al personale del quotidiano “Avvenire”, 1° maggio 2018). A Girardo gli auguri di buon lavoro e il sostegno della CEI. A tutti e due e a tutti noi: buon avvenire!>.

Chi è Marco Girardo, il nuovo direttore

Girardo, classe ’72, è un giornalista, saggista, conduttore radiofonico ed esperto nella transizione dell’informazione nel contesto digitale. Impegnato in attività con Azione Cattolica fin dal ‘91, si laurea in Filosofia all’Università di Trieste e consegue un master in Comunicazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Inizia la sua carriera scrivendo per il settimanale diocesano Voce Isontina di Gorizia e per il quotidiano Il Piccolo di Trieste e dal 2000 lavora per Avvenire, di cui guida la redazione di Economia e Politica economica dal 2011. Nel 2020 ha avviato il progetto editoriale multimediale di Avvenire “L’economia civile” e dal 2022 fa parte del Comitato scientifico del Centro di Ricerca sul Credito Cooperativo dell’Università Cattolica.

Il saluto e gli auguri dell’Ucsi

Il presidente dell’Unione stampa cattolici ricorda Tarquinio per il <coraggio di dire come stanno le cose, specie durante la guerra: è stato il piano editoriale di Tarquinio, che gli ha consentito di portare il giornale al quarto posto nella classifica dei quotidiani più diffusi.  Un traguardo importante, raggiunto anche grazie alla netta posizione fuori dal coro e dal pensiero unico sulla guerra.

Marco resta editorialista del giornale e alla sua guida viene sostituito da un altro Marco, Girardo, responsabile della redazione economica e dell’iniziativa editoriale legata all’economia civile. A lui gli auguri più affettuosi con il desiderio di mantenere questa alleanza e  – semmai – rafforzarla, in un momento delicato per l’editoria, per l’informazione, per la stessa credibilità dei giornalisti, che sono chiamati a un impegno comune, formativo e professionale, per recuperare la fiducia dell’opinione pubblica>.