Il settimanale diocesano di Aosta, Corriere della Valle, ha intervistato il vescovo Mons. Franco Lovignana, presidente Cep al suo ritorno dall’Assemblea Cei che si è tenuta a Roma dal 22 al 25 maggio….alcune delle domande…
Quali riflessioni ha suscitato in lei il dialogo tra Vescovi e Papa e l’introduzione del Card. Zuppi alla vostra Assemblea?
Più che riprendere qui i temi toccati dal Papa e dal Presidente della CEI, preferisco condividere alcune riflessioni che sono nate in me a partire dalle loro parole o dagli interventi da esse suscitati in aula. Si è parlato di una Chiesa che anche in Italia diventata minoranza. Si tratta di una constatazione che tuttavia può essere diversamente interpretata. Una prima linea di interpretazione teorizza questa condizione come lo stato ideale, evangelico, in cui la Chiesa dovrebbe permanere. Personalmente non la condivido perché mi pare in contrasto con il mandato universalistico di Gesù che ha inviato i suoi a evangelizzare le genti, a far diventare discepoli tutti gli uomini, nessuno escluso. Preferisco quindi una seconda linea che vede la Chiesa come minoranza creativa, che non rinuncia all’annuncio e alla proposta esplicita del Vangelo, e si sente inserita nel quadro mondiale di una Chiesa in crescita (in Africa e in Asia). Collego a questa prima riflessione due altri pensieri. Uno riguarda la povertà della Chiesa che mi sembra debba essere declinata come attenzione ai poveri, utilizzando per loro le risorse materiali delle comunità, ma anche e soprattutto quelle della relazione e dell’integrazione, e come fiducia nella Provvidenza più che nell’umana organizzazione. Un altro pensiero viene dalla Parola rivolta dal Signore a san Paolo, quando in visione lo invita a non aver paura perché c’è un popolo grande a Corinto che già Gli appartiene. La presenza di Dio precede e rende possibile la missione della Chiesa. Un invito a non vergognarci del Vangelo, a non aver paura di dire la nostra fede.
Nel 2023 ricorre il primo centenario della proclamazione di San Bernardo quale Patrono degli abitanti e dei viaggiatori delle Alpi e degli alpinisti. Quanto è importante in un momento come questo riscoprire la figura e la spiritualità di San Bernardo?
San Bernardo può essere attualissimo per la nostra Chiesa di oggi. Lo dico con tre parole che riassumono il suo impegno ecclesiale: evangelizzazione, accoglienza e contemplazione. Il carisma di San Bernardo è racchiuso in questo messaggio. Vogliamo accoglierlo e praticarlo anche noi.