Tante le attività di lavoro realizzate con i ragazzi autistici. Mercoledì scorso a Torino al Collegio Artigianelli sono stati presentati i dati di “Lavoro e Autismo”, un evento patrocinato dalla Città di Torino e organizzato dalla Fondazione ENGIM Piemonte Ets. Lo scopo dell’incontro è stato quello di condividere l’esperienza maturata nei 10 anni di sperimentazione del Corso Prelavorativo per ragazzi con disturbo dello spettro autistico di livello 1 e le collaborazioni fruttuose svolte in questi anni con aziende e partner ospitanti.
«Sono tante le attività realizzate con i ragazzi autistici (livello 1), tutte con l’obiettivo di focalizzare le loro competenze e i loro talenti da spendere in campo lavorativo, con un allenamento quotidiano e costante sulle competenze trasversali, in particolare su come “stare in un contesto lavorativo – spiega Maria Grazia Marinò, formatrice e coordinatrice Fasce Deboli di ENGIM Piemonte – Artigianelli Torino – In questa edizione, abbiamo raggiunto un risultato sorprendente, grazie ad un sinergico gioco di squadra tra formatori, Servizi Al lavoro ENGIM e aziende, che ci motiva ad andare avanti con ancora più determinazione: su 11 allievi, 7 proseguiranno con un tirocinio extracurricolare (2 dei quali con un’assunzione certa), per altri 3 stiamo costruendo una collaborazione con i Servizi e le aziende e 1 proseguirà con un percorso formativo».

Il corso prelavorativo Engim consta di 1200 ore divise su un percorso biennale gratuito e finalizzato all’avvicinamento dei giovani con disturbo dello spettro autistico di primo livello al mondo del lavoro. La principale attenzione è posta sullo sviluppo di capacità relazionali e sociali necessarie all’inserimento nel contesto lavorativo, ma sono presenti anche laboratori in diversi settori professionali volti a individuare le caratteristiche e gli ambiti lavorativi adatti. I fondi per questi progetti vengono stanziati dalle regioni, presi dal Fondo Sociale Europeo per la Formazione per il Lavoro. La Regione Piemonte per il triennio 21-24 ha stanziato circa 30 milioni di euro per percorsi formativi e progetti per l’occupazione, tra cui 8 milioni di euro rivolti alla formazione di soggetti vulnerabili, una delle pochissime regioni italiane a farlo.
Durante l’incontro è stata anche presentata AutDoor, un’app innovativa per il supporto delle famiglie dei ragazzi alla ricerca di locali di ristorazione “autism friendly”. «L’idea nasce con Auticon Italia, azienda tedesca di consulenza a maggioranza autistica, con loro abbiamo effettuato delle indagini di mercato e ci siamo accorti delle difficoltà da parte delle persone autistiche e delle loro famiglie all’approccio con le realtà della ristorazione – ci spiegano Alessia Riccio e Maria Grazie Marinò, curatrici del progetto insieme ad Alberto Balestrazzi amministratore delegato di Auticon Italia -. Proponiamo percorsi di formazione per ristoratori che vogliono diventare “autism friendly”. I ristoranti potranno inserirsi nel portale AutDoor e se interessati alla formazione contattarci direttamente da lì. Le famiglie invece avranno uno strumento in più con cui scoprire le attività a cui approcciarsi senza rischi di inconvenienti che spesso possono accadere quando si accompagna una persona autistica».
ENGIM chiude quest’anno un ciclo di formazione per persone autistiche che in questi 12 anni ha accolto 66 allievi che hanno terminato il percorso biennale: di questi, 34 hanno avuto un contratto di lavoro a fine corso, 11 hanno proseguito con la formazione. Continuare a fare rete e migliorare il modello è la sfida da portare avanti per ridurre il numero di allievi che non riescono a trovare collocazione.