Era il 22 settembre 1999 quando l’allora Arcivescovo di Torino, il cardinale Severino Poletto, acconsentì alla realizzazione de La Madonnina di Candiolo. Un luogo per accogliere le famiglie dei malati oncologici in cure nel Istituto di ricerca sul cancro, IRCCS, eccellenza italiana in campo medico e di ricerca. Dopo alcuni anni di progettazione e costruzione, nel 2007 il centro aprì le porte e accolse la prima famiglia. Da allora oltre 6000 persone sono state ospitate con oltre 100000 pernottamenti.

Grazie ai fondi dell’8Xmille alla Chiesa Cattolica, la CEI e la diocesi di Torino il centro ha l’opportunità non solo di essere sostenuto ma anche di procedere a un ampliamento infrastrutturale. Un’operazione che permette un aumento di accoglienza in termini di numeri assoluti rispetto al passato, oltre che un miglioramento qualitativo dell’accompagnamento, con reclutamento, formazione e tutoraggio di personale volontario in grado di svolgere le mansioni.
«Un progetto universale, non rivolto solamente a Torino e al Piemonte, poiché negli anni la Madonnina ha ospitato persone da tutto il mondo. E parliamo di migliaia di persone all’anno – ci spiega Pierluigi Dovis, direttore della Caritas Torino -. La CEI e la Diocesi di Torino hanno riconosciuto l’importanza del progetto e lo hanno voluto sostenere fortemente grazie ai fondi dell’8XMille. Basti pensare che la CEI ha stanziato 450000 euro, quasi il doppio di ciò che viene normalmente stanziato. Mentre ovviamente la diocesi di Torino, avendo disponibilità differenti, versa cifre nell’ordine dei 15000 euro all’anno. In questo caso è importante sottolineare la continuità del supporto che ormai va avanti da anni».

A livello strutturale i fondi sono stati indirizzati per l’innalzamento del locale sottotetto, in modo da renderlo un ulteriore piano abitabile. In tale spazio verranno localizzate 19 ulteriori camere di accoglienza per un totale di 38 nuovi posti letto. Sono previste anche nuove dislocazioni per la zona giorno, refettorio, sala comune, cucina e deposito. Nuovi volontari vengono reclutati e formati con le competenze necessarie per svolgere le mansioni di rapporto diretto con le persone in maniera qualificata.
Dal 1999, quando don Carlo Chiomento, parroco di Candiolo, notò le difficoltà dei familiari dei malati e il cardinale Severino Poletto approvò la progettazione della Madonnina, la struttura ha accolto migliaia di persone, centinaia di volontari e si è contraddistinta come un faro di sostegno e umanità.