Tragedia sul lavoro nei pressi della stazione di Brandizzo, sulla linea Torino-Milano: un treno passeggeri fuori servizio che procedeva in direzione del capoluogo piemontese, ha travolto, questa notte, sette operai che stavano eseguendo lavori di manutenzione sui binari. Drammatico il bilancio delle vittime: cinque operai dipendenti della Sigifer di Borgo Vercelli sono morti, mentre due sono riusciti a salvarsi e sono stati ricoverati all’ospedale di Chivasso. Sotto choc il macchinista del treno.
Secondo le generalità diffuse dalle autorità dei cinque morti tre sono di Vercelli: Kevin Laganà, 22 anni, Michael Zanera, 34 anni e Giuseppe Saverio Lombardo, 52 anni, originario di Marsala ma residente a Vercelli. Con loro sono deceduti Giuseppe Sorvillo, 43enne di Brandizzo e Giuseppe Aversa, 49enne di Chivasso.
Il cordoglio della Chiesa torinese
Con una nota mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino ha espresso il suo cordoglio: “Sono profondamente turbato dalla tragedia che ha cancellato 5 vite a Brandizzo nell’incidente ferroviario di questa notte, gettando nella disperazione cinque famiglie, gli amici, la popolazione. Prego per i famigliari delle vittime, vorrei che sapessero che il Vescovo e la Chiesa torinese sono con loro, soffrono con loro in queste ore così dure. Penso allo strazio dell’uomo che conduceva la locomotiva, una tragedia nella tragedia, e mi domando come sia possibile che incidenti sul lavoro, anche così gravi, continuino a ripetersi in Italia tutti i giorni (450 morti nei primi 6 mesi del 2023) senza che la sicurezza dei cantieri dia prova di miglioramento. La dignità dell’uomo e della sua vita viene prima, viene molto prima di ogni necessità materiale od economica. Per questo auspico che la politica e le imprese reagiscano con forza e pongano le condizioni perché non si ripetano tragedie di questo tipo”.
L’Arciescovo di Vercelli, Marco Arnolfo, sulla tragedia
«E’ un grande dolore che colpisce soprattutto la nostra comunità cui appartenevano tre degli operai morti e in cui ha sede l’azienda per cui lavoravano. A tutti esprimo la mia vicinanza e assicuro le mie preghiere», queste le prime parole dell’arcivescovo di Vercelli, mons. Marco Arnolfo, appena appresa la notizia della tragedia alla stazione di Brandizzo: un treno ha travolto sette operai della Sigifer di Borgo Vercelli, uccidendone cinque, che stavano eseguendo manutenzione sui binari. Il pastore della diocesi eusebiana sottolinea come «troppe volte ci troviamo a piangere persone che muoiono nello svolgimento delle proprie attività lavorative. Talvolta si tratta di fatalità, in altri casi si individuano responsabilità specifiche. In questo momento così difficile richiamo i contenuti del messaggio che i vescovi italiani hanno diffuso in occasione della festa del 1 maggio dello scorso anno che, a sua volta, riprendeva un intervento precedente di papa Francesco: “La vera ricchezza sono le persone: senza di esse non c’è comunità di lavoro, non c’è impresa, non c’è economia. La sicurezza dei luoghi di lavoro significa custodia delle risorse umane che hanno valore inestimabile agli occhi di Dio e anche agli occhi del vero imprenditore”. Credo che, al di là delle dinamiche dell’incidente di Brandizzo che verranno accertate dalle autorità competenti, questo sia l’atteggiamento di fondo che ci deve guidare».