Nell’ambito delle celebrazioni legate all’offerta dell’olio per la lampada che arde sulla tomba di San Francesco ad Assisi, ogni anno è istituito dal Comune di Marino, il riconoscimento “Rosa d’Argento” Frate Jacopa de’ Settesoli. Il premio è riservato ad una donna scelta tra la comunità regionale coinvolta nell’offerta dell’olio che si è distinta quale testimone di fede, speranza, carità e servizio al prossimo, in ricordo dell’amicizia tra San Francesco e la nobildonna romana Giacoma Frangipane de’ Settesoli, nota come Frate Jacopa per essersi associata all’Ordine francescano secolare e per la sua speciale vicinanza e dedizione all’opera del Santo.
La Chiesa di Aosta ha scelto di assegnare il riconoscimento della “Rosa d’argento” alla sig.ra Vanna Balducci con la seguente motivazione:
Il suo impegno nell’educazione e nell’accompagnamento dei giovani l’ha portata a scegliere, insieme alla sua famiglia, di lavorare e vivere all’interno dell’Istituto San Giuseppe di Aosta, un Collegio che accoglie ragazzi e ragazze delle scuole superiori che arrivano dalle vallate più lontane della nostra regione. La sua presenza quotidiana accanto a questi giovani è una testimonianza di amorevole cura e di vicinanza verso le nuove generazioni che vivono un momento importante e delicato della loro crescita. Nella diocesi di Aosta, la signora Balducci lavora anche con impegno e competenza nell’Ufficio famiglia e di recente è anche la Responsabile dell’Ufficio cultura e comunicazioni sociali.
Chi è Vanna Balducci
Vanna Balducci nasce a Caselle in provincia di Torino nel 1970 da una famiglia di solida tradizione cristiana che vuole per i figli una formazione scolastica anche in questa direzione: elementi che incideranno nella scelta di diventare un capo scout dell’Agesci, una giornalista cattolica a servizio della Casa Editrice San Paolo e della salesiana Elledici.
Esperienze formative all’interno della Diocesi di Torino la vedono impegnata in responsabilità con i giovani, nel mondo della comunicazione nei programmi per ragazzi di RaiUno e nel percorso universitario, sfociato nella Laurea in Lettere e Filosofia.
Cammino di fede, studio, percorso scout con numerosi momenti di formazione anche ad Assisi, aprono ad un lungo discernimento accompagnato da figure sacerdotali di riferimento.
Quando si affaccia l’età della domanda di senso, tutto pare orientare Vanna verso una scelta di consacrazione religiosa nella Famiglia paolina, ma la Provvidenza solca inaspettatamente un tracciato dagli esiti attuali spostando la vita nella Diocesi di Aosta: un matrimonio con Maurizio, conosciuto in ambito educativo salesiano, e la condivisione di una vocazione familiare a partire dalla chiamata a vivere il Master residenziale in “Scienze del Matrimonio e della Famiglia” presso la Pontificia Università del Laterano in Roma.
Esperienza che aprirà per lungo tempo ad un servizio nell’Ufficio Nazionale di Pastorale della Famiglia della Conferenza Episcopale Italiana e consentirà, anche con la nascita di Marta e Francesco, di comprendere di essere chiamati a vivere una ulteriore particolare chiamata nella Chiesa.
Infatti, tutto pare pronto nella Diocesi di Aosta per mettere a frutto i semi gettati nel corso della giovinezza ovvero vivere da sposi e con i figli risiedendo e condividendo pesi e fatiche all’interno dell’Istituto san Giuseppe di Aosta: un’opera apostolica di accoglienza e formazione di giovani collegiali nella delicata fascia delle Scuole Superiori della Congregazione delle Suore di san Giuseppe di Aosta. Ragazzi e ragazze, genitori, personale: un numero alto di persone in cammino che necessitano di cura, di attenzione pastorale, e di formazione continua in una chiave che vuole essere ogni giorno da 28 anni pedagogicamente e culturalmente cristiana.
Un impegno di vita totale a servizio dei giovani e delle famiglie nella Chiesa che è in Valle D’Aosta, con una casa sempre aperta.